Skip to content Skip to footer

Università del volontariato

UNIVERSITA’ DEL VOLONTARIATO.

Cittadinanza attiva per la gestione innovativa dei beni comuni

università volontariatoOggi si sente sempre più spesso parlare di beni comuni. Ma cosa sono precisamente? E come cittadini cosa possiamo fare per prendercene cura?

Per dare una risposta a queste domande, l’ Università del Volontariato, in collaborazione con Movi, organizza il corso “Cittadinanza attiva per la gestione innovativa dei beni comuni” che partirà mercoledì 3 febbraio, dalle 17.30 alle 20.30, nella sede Ciessevi in piazza Castello 3 a Milano.

Monumenti, chiese, ambiente, paesaggio urbano, sono alcuni dei beni comuni materiali ed immateriali che come cittadini ed ancor più come volontari siamo chiamati a tutelare e valorizzare per il benessere delle nostre comunità territoriali, affinché noi e le generazioni future possiamo goderne, innalzando la qualità della nostra vita. E oggi, più che mai, è il momento di dare attuazione concreta al principio di sussidiarietà e di mobilitarsi, mettendo a disposizione competenze, esperienze, risorse ed idee creative per cercare di dare un contributo alla costruzione di risposte convincenti ai bisogni dei nostri territori.

Alla luce di queste considerazioni, il corso sviluppa un itinerario che si snoda dalla definizione di beni comuni a come potrebbe cambiare la loro gestione in un’ottica di democrazia partecipativa. Per concludersi con una serie di laboratori di presentazione di esperienze concrete dove si sta sperimentando l’amministrazione condivisa tra istituzioni e cittadini.

Il corso è gratuito e aperto a tutti coloro che desiderano apprendere e prendersi cura dei beni comuni del proprio territorio.

Di seguito la scheda dettagliata del corso:

Descrizione del corso 

In collaborazione con MOVI Nazionale

Tipologia corsi 

Corso specialistico

Data partenza corso 

03-02-2016

Codice corso 

15065

Obiettivi 

Si tratta 4 momenti – i primi due di inquadramento, gli ultimi due di laboratorio con la presentazione delle buone prassi.

Contenuti 

  1. Beni comuni e bene comune: significato e natura, origine storica, beni pubblici e privati; disponibilità, accessi, esauribilità, protezione; gestione dei beni comuni e sostenibilità. 
    Classificazione:
  2. I beni di sussistenza (acqua, terra, foreste, pesca …) proprietà comunitaria, né pubblica né privata ma diritti (regolamentati?) di uso civile
    b. Beni comuni globali (atmosfera, clima, oceani, sicurezza alimentare, conoscenza, internet …) minacciati come riduzione a merce …
    c. Servizi pubblici in risposta a bisogni essenziali: bene comune (erogazione acqua, luce, trasporti, istruzione, sanità, previdenza, sicurezza, giustizia …). A rischio di privatizzazione per business
  3. Governance dei beni comuni: gestione pubblica, liberalizzazione, privatizzazione e brevettizzazione vs. modelli di compartecipazione e di decisione basati sulla democrazia partecipativa.
    Dal modello tecnico-economico dominante verso  alternative elaborate dalla società civile con finalità di solidarietà e sostenibilità nella logica della sussidiarietà (art. 118 Costituzione):
  4. Movimenti e iniziative internazionali e nazionali in difesa e per la fruizione inclusiva e solidale dei beni comuni (FAO, UNESCO, Legambiente, Caritas,  Unimondo … )
    b. Orientamenti legislativi a livello internazionale e nazionale (progetto di legge Rodotà*)
    c. L’esperienza delle città e quartieri partecipati (Labsus*)
    d. STRADE NUOVE  di ricerca del bene comune attraverso la prossimità solidale, la gestione creativa dei beni comuni, la democrazia partecipativa, nuovi stili di vita e le economie solidali (MoVI*)
  5. Le buone esperienze di riappropriazione/gestione di spazi comuni:
  6. Le  buone pratiche amministrative di governance condivisa dei beni comuni:
  • Scuole di base, di quartiere (Infanzia, primarie e secondarie di primo grado …), Scuole superiori/Università
  • Vivere in città. Aree verdi e spazi comuni (Parchi, giardini, vie/piazze, luoghi e monumenti simbolici/ artistici/storici, culturali …)
  • Sport sociale. Palestre e aree sportive all’aperto (Palestre comunali e delle scuole, campi all’aperto …)
  • Edifici pubblici enti locali (Centri di quartiere, spazi dei servizi, spazi sociali …). Edifici e spazi abbandonati o sottoutilizzati (Scuole piccoli centri, edifici pubblici ecc. chiusi o sottoutilizzati). Edifici e terreni delle mafie
  • Orti, boschi sociali e proprietà collettive (Terreni coltivati e pascoli, orti urbani, boschi sociali …)
  • Buone pratiche di amministrazione condivisa degli Enti Locali
  • Buone pratiche di amministrazione condivisa dei cittadini attivi  (Reti, Agorà territoriali, Forum Beni Comuni ed Economia Solidale, Progettazione partecipata delle città e Mobilità sostenibile …)

Gli incontri
Selezioniamo alcune esperienze dove gli aspetti dell’interesse generale per la collettività sono prevalenti e dove si sta sperimentando l’amministrazione condivisa tra istituzioni e cittadini.
Non ci interessa infatti evidenziare le buone pratiche non paritarie in cui è l’istituzione a gestire da sola, in cui i cittadini non sono parte attiva, in cui il rapporto tra istituzioni e cittadini non è di ricerca condivisa. Le esperienze “istituzionali” hanno i loro canali e per noi, senza i cittadini, non funzionano.
A noi interessano le istituzioni che si sono messe in cammino verso i cittadini affidandogli i beni comuni e considerandoli partner.
Non ci interessano neppure le buone pratiche “economiche” in cui l’obiettivo principale è “risparmiare”. Ad esempio, far funzionare un servizio, seppur importante, in mancanza di soldi con l’aiuto di volontari che sostituiscono il personale. Tuttavia diverso è il caso in cui un bisogno è preso in carico dalla comunità anche in mancanza di fondi ed il caso in cui cittadini ed istituzioni collaborano nella “emergenza”. Nessuno va lasciato solo aspettando le soluzioni ma le soluzioni devono essere appropriate e non legate al solo fattore economico.
Vogliamo evidenziare:

  • i “passaggi culturali” da fare (sia delle istituzioni, sia dei cittadini)
  • le “debolezze” da superare
  • e il “patrimonio” che già abbiamo e che dimostra che è possibile, che “si può fare”, qui e ora.

Docenti 

Gregorio Arena
Presidente di Labsus (www.labsus.org) è promotore del “Regolamento per la cura e manutenzione dei beni comuni” adottato o in discussione già in circa cento comuni.

Giovanni Del Bene 
già dirigente scolastico dell’I.C.Cadorna ed ora referente dell’Ufficio Scuole Aperte del Comune di Milano, componente gruppo di lavoro nazionale “Progetti scuole Aperte”.

Gianluca Cantisani 
ha coordinato per il Movi il quaderno di lavoro sul tema delle Scuole Aperte a partire dalla propria esperienza di genitore nell’Associazione Genitori Scuola Di Donato di Roma.

Gianpaolo Bonfanti 
ha coordinato per il Movi il quaderno di lavoro sul tema degli stili di vita sostenibili a partire dalla sua esperienza nell’Associazione Fratelli di San Francesco e di formatore.

Silvia Fossi
Sociologa. Responsabile progettazione MoVI Lombardia. Membro del Comitato scientifico del Centro Nazionale per il Volontariato.

Liberata Dell’Arciprete 
Segretario generale Lombardia e Componente direttivo Nazionale Cittadinanza Attiva.

Luca Degani 
Giurista. Vice Presidente UNEBA . Docente di legislazione e Politica sociale.

Incontri 

3,10,24 febbraio e 2 marzo, dalle 17.30 alle 20.30

Sede 

sede Ciessevi

piazza Castello 3

Milano, MI

Contributo 

Il corso è gratuito

Informazioni aggiuntive 

formazione@ciessevi.org

 

Sono inoltre aperte le iscrizioni al Master:

“Dirigere un’organizzazione non profit”

Sono aperte le iscrizioni aperte al Master “Dirigere un’organizzazione non profit” dell’Università del Volontariato rivolto ai consiglieri, dirigenti, amministratori degli enti non profit.

Il percorso formativo sarà strutturato in moduli comuni a tutti partecipanti e in alcuni moduli specifici per diverse tipologie di enti: organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, Onlus. È possibile seguire tutto il percorso oppure frequentare solo alcuni moduli con i contenuti di specifico interesse per l’organizzazione di appartenenza.

Il percorso si focalizza sulle seguenti tematiche:

  • identità giuridica e fiscale dell’organizzazione in termini di opportunità e limiti;
  • fonti di finanziamento dell’organizzazione compatibili con la natura giuridica-fiscale della medesima;
  • responsabilità nei confronti di soci, lavoratori, enti finanziatori ed enti pubblici controllori.

La proposta formativa è resa possibile grazie al pool di consulenti di Ciessevi specializzati nei diversi ambiti.

Il Master inizierà giovedì 18 febbraio 2016, dalle 18.00 alle 21, nella sede Ciessevi in piazza Castello 3 a Milano.Un’occasione da non perdere per volontari e organizzazioni di volontariato visto che è previsto un contributo di soli 30 euro (più Iva). Per chi non rientra in queste categorie il corso ha un costo di € 450,00 (più Iva).

– See more at: http://www.ciessevi.org/news/iscrizioni-master-dirigere-organizzazione-non-profit#sthash.IE0mJEWX.dpuf