Il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso l’esperienza di volontariato è uno dei temi che suscitano maggiore interesse a livello europeo per quanto riguarda l’apprendimento in ambito non formale (e informale) di giovani e adulti.
Competenza è un termine diffuso nella vita quotidiana e nel linguaggio della formazione si colloca nell’ambito dell’apprendimento, considerato come l’attività più importante degli esseri umani ed è ciò che li caratterizza. Infatti la competenza è uno dei possibili risultati dell’apprendimento (insieme a conoscenze, abilità e attitudini) che avviene anche nella vita quotidiana di ognuno di noi. Nel corso degli anni sono state avviate diverse iniziative europee per promuovere il riconoscimento delle abilità e delle qualifiche, come per esempio il Quadro europeo delle qualifiche, i sistemi per il rilascio e l’accumulo di crediti in relazione ai corsi seguiti, la garanzia di qualità e la documentazione delle abilità e delle competenze. Ma rimangono ancora importanti strozzature: l’attuazione di queste iniziative è risultata lenta, ci sono ancora troppi ostacoli alla mobilità
educazionale e lavorativa e le attuali iniziative non sono adattate agli sviluppi dell’apprendimento digitale e all’internazionalizzazione (la mobilità degli studenti tra i paesi dell’Ue e i Paesi terzi, diplomi comuni rilasciati da università di diversi Paesi).
In Italia c’è da molti anni un ricco dibattito e un sostanziale accordo fra tutte le istituzioni e gli attori sociali sull’importanza in linea di principio di poter certificare competenze e validare apprendimenti acquisiti in contesti non formali e informali. Tuttavia alcune barriere storiche si sono frapposte per lungo tempo al raggiungimento di questo obiettivo:
- il valore legale dei titoli ottenuti attraverso l’educazione formale e i percorsi formativi;
- la tradizionale debolezza della formazione continua e dell’educazione e formazione per gli adulti, che in Italia non è diffusa e consolidata come in altri paesi europei;
- la pluralità delle istituzioni coinvolte in questa materia a livello nazionale, regionale e locale.
In questi anni le istituzioni nazionali e regionali, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le parti sociali e le associazioni datoriali a livello nazionale, nonché i rappresentanti delle Regioni, hanno in più occasioni cercato di stabilire un insieme di standard di riferimento per condividere e armonizzare le pratiche di certificazione delle competenze e per promuovere iniziative di validazione dell’apprendimento non formale e informale.
Nel 2014 è stato avviato avviato un lavoro su questo campo grazie al progetto ” I’VE – I Have Experienced. Recognition and Validation of volunteering through peer support and open source tools”, promosso insieme all’associazione di promozione sociale Lunaria, due istituti di ricerca e altri undici enti di volontariato internazionale, e finalizzato all’individuazione di metodologie e strumenti utili per l’identificazione e la valutazione delle competenze acquisite attraverso il volontariato, sia in ambito nazionale che internazionale.
Si tratta di un Partenariato Strategico del Programma UE Erasmus+, sostenuto grazie al cofinanziamento dell‘Agenzia Nazionale per i Giovani.
Fino al 2016 saranno sviluppate indagini e moduli formativi, manuali e tool digitali, con l’obiettivo di coinvolgere circa 1000 volontari nella definizione di un sistema di validazione delle competenze riconosciuto a livello europeo.
Si tratta di un vero e proprio salto di qualità nella capacità delle associazioni e dei loro volontari di vedere riconosciuto l’impatto personale e sociale dell’impegno e delle loro esperienze di servizio volontario.
Uno dei primi risultati del progetto è stato lo sviluppo di due ricerche internazionali (Youth work, Volunteering, Recognition and Employability e The Recognition Players) che hanno permesso di capire come siano state sinora valutate, riconosciute e validate le competenze acquisite in contesti altri da scuole, università e corsi professionali.