Una bambina di undici anni, diabetica, muore in mare per essere stata privata della sua fialetta di insulina dagli scafisti, mercanti di morte.
Episodi di intolleranza e di vero e proprio razzismo sono, ormai, all’ordine del giorno nel nostro Paese, accompagnati e sostenuti da squallidi rigurgiti di vecchie e nuovi fascismi.
Tutto ciò interpella con sempre maggiore forza il nostro impegno educativo e suona monito per certe comunità cristiane, tiepide se non già colpite dal virus della paura, della chiusura, del rifiuto.
A tutti e a ciascuno è richiesta coerenza tra i principi che si affermano e le scelte che nel concreto si compiono. L’umano va coltivato e accresciuto dentro le coscienze, testimoniato con le opere e la vita quotidiana.
La vita, la dignità di ogni creatura umana, la sua esistenza vanno rispettate e salvaguardate: è quanto dobbiamo pretendere da noi stessi e da quanti hanno responsabilità pubbliche…
Solo così possiamo far rinascere quell’umana e cristiana pietà che oggi sembra essersi eclissata.
(Vincenzo Lumia)