«La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione
142. (60) Una delle sfide fondamentali di fronte a cui si trovano le famiglie oggi è sicuramente quella educativa, resa più impegnativa e complessa dalla realtà culturale attuale e della grande influenza dei media. Vanno tenute in debito conto le esigenze e le attese di famiglie capaci di essere nella vita quotidiana, luoghi di crescita, di concreta ed essenziale trasmissione delle virtù che danno forma all’esistenza. Ciò indica che i genitori possano scegliere liberalmente il tipo dell’educazione da dare ai figli secondo le loro convinzioni.
143. Vi è unanime consenso nel ribadire che la prima scuola di educazione è la famiglia e che la comunità cristiana si pone a sostegno ed integrazione di questo insostituibile ruolo formativo. Da più parti, si ritiene necessario individuare spazi e momenti d’incontro per incoraggiare la formazione dei genitori e la condivisione di esperienze tra famiglie. È importante che i genitori siano coinvolti attivamente nei cammini di preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, in qualità di primi educatori e testimoni di fede per i loro figli.
144. Nelle diverse culture, gli adulti della famiglia conservano una insostituibile funzione educativa. Tuttavia, in molti contesti, stiamo assistendo ad un progressivo indebolimento del ruolo educativo dei genitori, a motivo di un’invasiva presenza dei media all’interno della sfera familiare, oltre che per la tendenza a delegare ad altri soggetti questo compito. Si richiede che la Chiesa incoraggi e sostenga le famiglie nella loro opera di partecipazione vigile e responsabile nei confronti dei programmi scolastici ed educativi che interessano i loro figli.
145. (61) La Chiesa svolge un ruolo prezioso di sostegno alle famiglie, partendo dall’iniziazione cristiana, attraverso comunità accoglienti. Ad essa è chiesto, oggi ancor più di ieri, nelle situazioni complesse come in quelle ordinarie, di sostenere i genitori nel loro impegno educativo, accompagnando bambini, ragazzi e giovani nella loro crescita attraverso cammini personalizzati capaci di introdurre al senso pieno della vita e di suscitare scelte e responsabilità, vissute alla luce del Vangelo. Maria, nella sua tenerezza, misericordia, sensibilità materna può nutrire la fame di umanità e vita, per cui viene invocata dalle famiglie e dal Popolo cristiano. La pastorale e una devozione mariana sono un punto di partenza opportuno per annunciare il Vangelo della famiglia.
146. Appartiene alla famiglia cristiana il dovere di trasmettere la fede ai figli, fondato sull’impegno assunto nella celebrazione del matrimonio. Esso richiede di esser attuato lungo la vita familiare con il sostegno della comunità cristiana. In modo particolare, le circostanze della preparazione dei figli ai sacramenti dell’iniziazione cristiana sono preziose occasioni di riscoperta della fede da parte dei genitori, che tornano al fondamento della loro vocazione cristiana, riconoscendo in Dio la sorgente del loro amore, che Egli ha consacrato col sacramento nuziale.
Il ruolo dei nonni nella trasmissione della fede e delle pratiche religiose non deve essere dimenticato: sono degli apostoli insostituibili nelle famiglie, con il saggio consiglio, la preghiera e il buon esempio. La partecipazione alla liturgia domenicale, l’ascolto della Parola di Dio, la frequenza ai sacramenti e la carità vissuta faranno sì che i genitori diano chiara e credibile testimonianza di Cristo ai propri figli».
Tratto da “Instrumentum laboris: La vocazione e la missione della famiglia nella chiesa e nel mondo contemporaneo”, in preparazione alla XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi