Nell’area riservata, agli aderenti al Mieac e agli abbonati a Proposta Educativa, i materiali del Convegno Nazionale di Fidenza (30 aprile – 3 maggio 2015)
Guardare… ri-guardare… tra-guardare e… infine, vedere l’oltre tra le pieghe delle esistenze che si sviluppano. E’ questo il compito dell’educatore, ma anche del cristiano: stare dentro la realtà e dentro i rapporti umani non come un estraneo, ma come un “ospite”. Cioè, come colui che vive dentro le cose, ma con una “provvisorietà” data dall’attesa e dalla cura che fiorisca il nuovo, si affermi l’umano, vi sia l’avvento del Regno. Insomma, la fede e la vocazione educativa come una continua liberazione dello sguardo, in modo da riuscire a scorgere, nel giudizio delle cose e delle situazioni, l’umano da coltivare e da aprire al futuro.
Il convegno nazionale 2015, proposto dal Mieac, punta proprio a riflettere insieme e condividere scelte di pensiero e di vita che costruiscano un futuro diverso, partendo da una visione “pulita” e “trasparente” dell’oggi.
Per riGuardare noi stessi e gli altri in modo autentico, senza etichette di ieri e di oggi che snaturano l’individuo, la sua vera essenza, il suo essere Persona con tutto ciò che questo significa: identità, autonomia, autoconsapevolezza, diritti, doveri, coscienza, libertà.
Per scoprirci insieme ospiti di “riguardo” gli uni degli altri, capaci di accoglienza, di convivialità, di solidarietà. Tutti “ospiti” di una terra con un patrimonio da rispettare, custodire, valorizzare e consegnare integro alle generazioni future.
Imparare a vedere l’oltre attraverso il presente, è una conquista che vale la pena di fare assieme, anzi è indispensabile camminare insieme e condividere lo sguardo… perché solo componendo i diversi punti di vista si vede il tutto e il giudizio è autenticamente liberante…
Dunque, il Mieac propone un viaggio di “disvelamento” cooperativo. Un percorso di analisi e discernimento di alcune dinamiche del nostro tempo per non arrendersi a letture preconfezionate o a pessimismi e rassegnazione.
In forma laboratoriale, con un metodo che va dall’analisi e passa per la ricerca lucida e condivisa, il convegno porterà i partecipanti a progettare insieme la disseminazione di segni di speranza attraverso percorsi educativi condivisi da attuare nei propri territori. Convinti che nel “guardare/interpretare/agire insieme” ci sia una delle chiavi per non rimanere schiacciati nel presente ed essere capaci di scrivere il futuro.