«Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
É una scelta decisiva quella che Gesù propone: o accogliere in pieno la sua parola con tutto quello che essa comporta o tirarsi indietro, rifiutandola. Non si può restare neutrali.
La Risurrezione di Cristo, che sarà efficace per tutta l’umanità, comincia ad operare, come primizia e segno grandioso, proprio in Maria.
Gesù, nella sua realtà e concretezza, si fa nostro cibo e nostra bevanda, e noi riceviamo il suo corpo ed il suo sangue, nel sacramento dell’Eucaristia.
Il pane vero, quello che il Padre vuole dare al mondo, è Colui che discende dal cielo ed ha il potere di dare la vita al mondo.
Che fare con cinque pani e due pesci?
Quando Gesù chiamò i Dodici e gli altri discepoli, li chiamò “perché stessero con Lui e per mandarli a predicare”.
Gesù chiede ai Dodici di vivere con un preciso stile di vita, caratterizzato dalla mancanza di mezzi umani che li potessero in qualche modo garantire.
Gesù sta subendo la stessa sorte di non essere né ascoltato, né compreso persino dalle persone più care, con le quali era vissuto insieme per tanti anni.
Subito la fanciulla aprì gli occhi e si alzò in piedi, mentre Gesù la consegnava ai genitori, dicendo: “Datele da mangiare!”.
“Chi è costui al quale anche il vento ed il mare obbediscono?”
La vita non si descrive, ma si vive. Il linguaggio delle parabole risulta il più adeguato, e nello stesso tempo il più rispettoso, per aiutarci ad intuire il mistero, che, pur rimanendo al di là delle nostre capacità espressive, tuttavia ce lo fa intuire e ci introduce ad esso.