Il nostro Dio non è chiuso in se stesso, ma comunione di persone, Dio totalmente aperto verso l’altro in una relazione interpersonale libera e gratificante.
Cinquanta giorni dopo la Risurrezione, viene effuso lo Spirito su Maria e i discepoli riuniti nel cenacolo.
l’Ascensione di Gesù al cielo è un aspetto essenziale del mistero Pasquale.
Osservare la Parola di Gesù non è un ‘comando’, ma vivere nel clima della comunione di amore richiesta dal rapporto personale e vitale che il discepolo ha instaurato con il Maestro.
Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Gesù è il buon pastore. Egli infatti rende visibile e fa toccare con mano la presenza, la cura provvidente, la protezione, la sicurezza e la dedizione incondizionata di Dio stesso nei confronti del suo popolo.
Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Nella comunità cristiana gli uomini devono poter veder Gesù vivo attraverso la vita ed il volto dei suoi discepoli.
Noi oggi celebriamo nella gioia più profonda la Risurrezione di Gesù e crediamo in essa con la certezza di fede che già ci viene testimoniata dai primi stupiti testimoni.
«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore!».
Gesù non è venuto per condannare, ma per salvare e dare la vita
Il figlio indegno viene rivestito di dignità dall’amore misericordioso del padre, che ha continuato ad amarlo e a ritenerlo figlio.