Il modo migliore e più concreto per non fare del denaro un idolo è condividerlo, condividerlo con altri, soprattutto con i poveri, o per far studiare e lavorare i giovani, vincendo la tentazione idolatrica con la comunione.
Il fenomeno mafioso, quale espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere.
Il credente “nostalgioso”, spinto dalla sua fede, va in cerca di Dio, come i magi, nei luoghi più reconditi della storia, perché sa in cuor suo che là lo aspetta il Signore. Va in periferia, in frontiera, nei luoghi non evangelizzati, per potersi incontrare col suo Signore; e non lo fa affatto con un atteggiamento…
La speranza è entrata nel mondo, con l’incarnazione del Figlio di Dio.
Sono opere che si possono vivere sia in una dimensione semplice, familiare, alla portata di tutti, sia – specialmente la seconda, quella dell’insegnare – su un piano più istituzionale, organizzato.
Con perseveranza, pazienza e costanza…
Lasciati guardare dal Signore, apri il tuo cuore, senti su di te il suo sguardo, la sua misericordia, e il tuo cuore sarà riempito di gioia, della gioia del perdono, se tu ti avvicini a chiedere il perdono.
Troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace.
«Va’ e anche tu fa’ così», fatti prossimo del fratello e della sorella che vedi in difficoltà. Fare opere buone, non solo dire parole che vanno al vento. Mi viene in mente quella canzone: “Parole, parole, parole”. No. Fare, fare.
Ciò che rende viva la misericordia è il suo costante dinamismo per andare incontro ai bisogni e alle necessità di quanti sono nel disagio spirituale e materiale. La misericordia ha occhi per vedere, orecchi per ascoltare, mani per risollevare…
Oggi la pena di morte è inammissibile, per quanto possa essere grave il crimine del condannato. È un’offesa all’inviolabilità della vita e alla dignità della persona umana.
Questa cultura è possibile se tutti partecipiamo alla sua elaborazione e costruzione… come possiamo fare partecipi i nostri giovani di questa costruzione quando li priviamo di lavoro; di lavori degni che permettano loro di svilupparsi per mezzo delle loro mani, della loro intelligenza e delle loro energie?