Si celebra oggi la "Giornata in ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo", istituita dal Parlamento italiano con la legge 92 del 2004.
Un giorno per commemorare le migliaia di persone, in maggior parte italiane, ma anche slovene, massacrate alla fine della Seconda Guerra Mondiale nello scontro tra quel che rimaneva dell'Italia fascista e la…
Rifare un nuovo patto educativo, perché solo così l’educazione potrà cambiare.
”Giornata di commemorazione della Shoah”. Per ricordare tutte le minoranze calpestate del passato e del presente… per dire “no” a qualsiasi forma di razzismo.
Scavando pozzi nel deserto. L’educazione alla ricerca di nuove speranze.
Il Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica
aderisce alla Giornata di mobilitazione internazionale per la pace, del 25 gennaio 2020
«Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!»
“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11:
essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della…
“Costruire il futuro del pianeta”, attraverso un “Patto educativo globale”
La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica. Il messaggio di papa Francesco
Altro Natale senza compassione dove Tu, Dio, vuoi nascere ancora per amare con cuore d’uomo. Vieni, non mancare, perché c’è sempre Lei ad aspettarti in mezzo a noi: la Povera, la Vergine, la Madre…
Dicembre è il mese dell’Adesione al Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica.
«L’opzione per gli ultimi, per quelli che la società scarta e getta via» è una scelta prioritaria che i discepoli di Cristo sono chiamati a perseguire per non tradire la credibilità della Chiesa e donare speranza fattiva a tanti indifesi.
Un incontro di preghiera degli educatori per affidare alla protezione del Maestro ed Educatore Divino ciascuno il proprio servizio educativo e l’iniziativa del Santo Padre Francesco di promuovere un Patto Educativo Globale, volto all’affermazione di un umanesimo solidale, rispondente alle attese dell’uomo e al disegno di Dio.
Non si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre paure. Le cattiverie e le brutture del nostro tempo accrescono «il nostro timore verso gli “altri”, gli sconosciuti, gli emarginati, i forestieri