Indifferenza e opposizione si sono mutate in collaborazione e benevolenza. Da nemici ed estranei, siamo diventati amici e fratelli. Il Concilio, con la Dichiarazione Nostra ætate, ha tracciato la via.
Un investimento di circa 1 miliardo di euro per innovare il nostro sistema scolastico.
Una scuola di formazione politica a partire dai problemi concreti e dalla ricerca, condotta con spirito libero e perfino spregiudicato, per superare le divisioni, a patto di rimanere disponibili, almeno ogni tanto, a cambiare idea.
Per questo occorre fuggire almeno da due tentazioni: la spiritualità del miraggio e una fede da tabella. Occorre, invece, uno sguardo guarito e salvato, camminare insieme ed essere popolo. Un popolo che non esclude i poveri e gli svantaggiati.
Signore fa che io veda! Fa che io veda le mie miserie e le mie meschinità, fa che io mi accorga del dolore dei miei fratelli e delle loro sofferenze. Signore fa che io ti riconosca nei più piccoli, nei poveri, negli ammalati, così come ti riconosco nella preghiera, nella tua parola e nei sacramenti.…
Essa comporta l’impegno di accogliere ed educare i figli; ma si attua anche nel prendersi cura dei genitori anziani, nel proteggere e accudire i membri più deboli della famiglia, nell’aiutarsi a vicenda per realizzare le proprie qualità ed accettare i propri limiti.
Un Disegno di legge sul riconoscimento della funzione socio-educativa degli Oratori nella regione Puglia
Protagonista del film di Muccino è una famiglia costituita da padre, madre e una bambina tenera, vivace, intelligente e dalla sensibilità molto delicata.
Anche per i discepoli di Cristo, c’è la possibilità di arrivare in alto; fare carriera non è negato a nessuno, anzi è Lui stesso a dire ai suoi ‘nel mio nome farete cose più grandi di me’. C’è la possibilità di diventare grandi, ma a una condizione: farsi «servitori di tutti» (Mc 10,44).
Sabato 17 ottobre ricorre la Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria
Tutti diciamo: i bambini sono una promessa della vita. E siamo anche facili a commuoverci, dicendo ai giovani che sono il nostro futuro. Ma mi domando, a volte, se siamo altrettanto seri con il loro futuro, con il futuro dei bambini e con il futuro dei giovani!
La prima scena presenta l’incontro tra il Maestro e un tale che – secondo il passo parallelo di Matteo – viene identificato come “giovane”. Nella seconda scena l’evangelista inquadra gli occhi di Gesù, e stavolta si tratta di uno sguardo pensoso, di avvertimento…