La Giornata Mondiale dei Poveri ci chiede di non voltarci dall’altra parte, di non aver paura a guardare da vicino la sofferenza dei più deboli.
«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Queste parole non devono spingerci a cercare con paura il giorno e l’ora, come fanno tanti falsi profeti. Essi tentano di fare proseliti attraverso la paura e offrendo una falsa sicurezza: nessuno conosce il giorno e l’ora, se non il Padre che è…
Mentre gli altri danno il superfluo, questa donna dà quello che le è necessario per vivere e lo fa per un gesto di amore verso il tempio, per un sincero e totale atto di culto a Dio.
Un volume di Antonella Fucecchi e Antonio Nanni
Educare è rigenerare ed è un atto di speranza
«Rabbunì, che io veda di nuovo!». Tornare a vedere di nuovo, e non come prima. Ricominciare a vedere, a vedere le cose, la vita e se stesso con la nuova capacità di vedere che Gesù gli da.
Il Mieac, in particolare, vuole fare memoria della profonda valenza educativa che ha caratterizzato la loro missione.
Messaggio di Papa Francesco
Si tratta di un capovolgimento di valori: “Il più grande diventi servitore degli altri”.
Non siamo condannati a ripetere né a costruire un futuro basato sull’esclusione e la disuguaglianza, sullo scarto o sull’indifferenza; dove la cultura del privilegio sia un potere invisibile e insopprimibile e lo sfruttamento e l’abuso siano come un metodo abituale di sopravvivenza. No!
Gesù non è un legalista e nemmeno è venuto per giudicare e condannare, ma per ricordare all’uomo l’altezza straordinaria della sua vocazione.