Il numero, con il suo editoriale, prende spunto dai terribili fatti di cronaca di questi giorni: dall’incrudelirsi degli accadimenti bellici che coinvolgono sempre più civili inermi, ai sempre più frequenti atti di aggressione e di violenza messi in atto senza inibizioni di sorta e talvolta anche senza alcun apparente motivo.
Puntare l’attenzione sulla tragicità della guerra e della violenza, fa emergere sempre più prepotentemente la necessità di impegnarci tutti in un quotidiano percorso di educazione alla pace, da qui la riflessione e l’approfondimento su “Persona e comunità”.
Persona, intesa nella sua globalità e integrità etica e umana e nella sua qualità di soggetto responsabile di sé, del proprio agire e assai spesso anche di quello altrui.
Il focus sulla comunità muove dalla convinzione che essa è attraversata da una crisi profonda, per cui è necessario chiedersi il perché della rilevanza di questa crisi, come porsi di fronte a essa e come reagire da educatori.
Completano il numero le preziose indicazioni fornite da Papa Francesco al Mieac e la presentazione degli impegni che il Movimento porta avanti con i suoi educatori e i suoi gruppi per riproporre il valore della centralità della persona umana e della fraternità.
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