Libro –
Morte di un uomo felice
Parla di giustizia il romanzo che ha vinto l’ultima edizione del Premio Campiello, “Morte di un uomo felice”, del giovane scrittore Giorgio Fontana.
Il libro racconta la storia del magistrato Giacomo Colnaghi, non ancora quarantenne, che nell’estate del 1981 a Milano sta indagando sull’omicidio di un politico democristiano ad opera di una banda armata.
Il protagonista proviene da una famiglia umile e conduce uno stile di vita semplice: ama il calcio, frequenta le osterie e va in giro per le periferie della città. Alla sua semplicità fa da contrappeso un animo sensibile e profondo, che gli proviene dalla sua fede religiosa e dal ricordo del padre partigiano ucciso quando lui era ancora un bambino. Per Colnaghi l’esigenza di fare luce sul delitto non è soltanto un dovere professionale, ma un bisogno di verità per dare risposta alla ricerca di senso che anima ogni uomo; proprio come fece il padre, anche a costo della vita.
“Ottimismo più che rabbia, segno di dignità e tenerezza, la voglia di avere un futuro. Da ‘Italy in a day’ viene fuori un racconto di un giorno da italiani interessante, che colpisce e che vorrei che qualche politico vedesse”. Con queste parole Gabriele Salvatores commenta il primo “social movie” realizzato nel nostro Paese, che andrà in onda sabato 27 in prima serata su Rai 3, di cui il premio oscar ha curato regia e montaggio. L’idea nasce dall’analogo progetto realizzato negli Usa da Ridley Scott.
In tantissimi hanno accettato l’invito a raccontare, sulla base di alcuni semplici tracce (di cosa hai paura, che Italia stai vivendo, cosa ami), il loro giorno in Italia, girando un video nell’arco delle 24 ore del 26 ottobre 2013. I video ricevuti sono stati 44 mila 197. Una mole enorme di materiale su cui gli uomini di Salvatores hanno lavorato per mesi, per selezionare i filmati più significativi.
Ne viene fuori uno spaccato dell’Italia reale che in una situazione di grave crisi economica e sociale fa prevalere la speranza alla rassegnazione.
L’album
Figli della crisi … di nervi
Il primo album della giovane band musicale milanese “Camera d’Ascolto” è un’opera che affronta il tema dell’incertezza e dello spaesamento che accompagna le esistenze dei giovani d’oggi alle prese con un futuro precario e con la mancanza di punti di riferimento forti dal punto di vista sociale e culturale.
“La nostra – spiegano i componenti del gruppo – è la generazione che più di tutte risente degli effetti della crisi, ne siamo figli, appena diventati maggiorenni il nostro futuro si è oscurato lasciandoci inermi e incerti. Conquistare l’indipendenza è un sogno e noi nei nostri testi cerchiamo di raccontare l’effetto che questa situazione porta a livello emotivo e psicologico”.
Dieci brani anticipati dall’uscita, nel giugno scorso, del singolo “Placebo”, contenuto nell’album. Lo stile surreale della loro musica è marcato dall’immagine di copertina che rivisita “La grande guerra” di Magritte e dal nome stesso della band che si rifà ad un’altra opera del celebre pittore belga, esponente di spicco del movimento surrealista.
Alcuni dei palazzi storici più belli d’Italia sono diventati nel corso degli anni sedi di rappresentanza o di lavoro dei più importanti istituti di credito nazionali ed internazionali. Luoghi raffinati e prestigiosi, quasi sempre inaccessibili se non per chi ci lavora dentro. Un patrimonio culturale che dal 4 al 10 ottobre prossimi sarà aperto ai visitatori, grazie all’iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana “Invito a Palazzo. Arte e storia nelle banche”, giunta quest’anno alla sua XIII edizione.
In tutto 84 palazzi, di cui 9 in mostra per la prima volta, in 45 città. Dalle città più rappresentative, come Roma (9 edifici storici, tra cui Palazzo Altieri, Palazzo Rondinini, Palazzo de Carolis), Milano (Palazzo Strozzi, Palazzo Turati), Torino (Palazzo Bricherasio, Palazzo Perrone) … ai piccoli centri come Spoleto (Palazzo Zacchei Travaglini), Fano (Spazio XX Settembre – Palazzo Bambini, Carifano), Mantova (Palazzo Strozzi), Frosinone (Filiale Banca Popolare di Cassino) e Bergamo (sede della Banca Popolare).
Oltre ad ammirare le bellezze architettoniche e le opere d’arte, i visitatori avranno la possibilità di assistere a concerti e laboratori didattici.
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