Ba… rabbia o Gesù?
(Mimmo Sinagra) – Si avvicina a grandi passi la Settimana Santa, con le celebrazioni che per i cristiani fanno memoria della Passione di Cristo. Vorrei per un momento discostarmi dall’aspetto religioso, per considerare invece l’aspetto puramente umano del più grande errore giudiziario della storia. Il processo a Gesù, infatti, mentre sembra avere in un primo tempo, da parte di Pilato, uno svolgimento equo (“pensava di trovare comunque un modo per liberarlo”), ha improvvisamente una svolta: e questa svolta risiede nel coinvolgimento del popolo nel giudizio; un popolo sapientemente manovrato dal Sinedrio.
Immagino questa stessa vicenda trasferita nel nostro tempo: il popolo non avrebbe la configurazione della “piazza”, cui Pilato mostra il volto di Gesù sfigurato dalle torture, ma del più asettico blog “Pilatus” con tanto di click su due possibili risposte: Barabba o Gesù.
Apposite “fake news”, sapientemente introdotte in vari profili Facebook da Scribi e Farisei, foto di Gesù a colloquio con peccatori, pubblicani, prostitute, un’istantanea mentre caccia i mercanti dal tempio con inaudita violenza, avrebbero sicuramente fomentato e indirizzato la “rabbia” della maggior parte dei “visitatori” verso la liberazione di Barabba.
Non era democrazia chiedere in quella circostanza un parere al popolo, ma il massimo della deresponsabilità; come non è democrazia quella della “rete”, che vive di suggestioni e di “persuasioni occulte” su soggetti spesso non razionalmente informati nè culturalmente formati.
Alle mani di Pilato nel catino, che nel “musical Jesus Christ Superstar” sporcano l’acqua di sangue, si sostituirebbe adesso, soltanto, un asettico “mi piace”.