(Mimmo Sinagra) Onoriamo Giovanni Falcone quando posteggiamo più lontano, ma in un posto adeguato e non in doppia fila…
Ricordiamo Francesca Morvillo quando non ci pieghiamo al ricatto di un posteggiatore abusivo…
Facciamo memoria di Rocco Dicillo quando conferiamo la differenziata nell’orario consentito…
Ossequiamo Vito Schifani quando ci poniamo in coda senza furbizie…
Esaltiamo Antonio Montinaro quando paghiamo regolarmente il biglietto dell’autobus…
Celebriamo Falcone, la moglie e la scorta quando riteniamo nostro interesse operare per il bene comune, e non preferiamo sottoporre il bene comune al nostro interesse.
Celebriamo Paolo Borsellino e la sua scorta quando agiamo giorno per giorno nella legalità, nell’eticità dei comportamenti, nel rifiuto di ogni compromesso.
Come cristiani e come Chiesa, veneriamo il beato Padre Pino Puglisi quando sia nostro faro nel rapporto con Dio e con i fratelli, e non soltanto una fotografia da manifesto, un vessillo da corteo, un titolo di convegno, un alibi di comodo al nostro agire tornacontista.
Soltanto così saremo autorizzati dalla nostra coscienza a partecipare alle manifestazioni, ai cortei, alle fiaccolate in memoria.
Così l’antimafia sarà presente nei fatti prima che nelle parole, nella società prima che nelle carriere, politiche o ecclesiastiche che siano.
Le manifestazioni, i cortei, le fiaccolate saranno meno affollati, ma più efficaci.
E allora tutti i giorni saranno 23 maggio, 19 luglio, 15 settembre…
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