La corrispondenza
un film di Giuseppe Tornatore
Oggetto di giudizi assai differenziati, sia da parte della critica che del pubblico, il film esprime felicemente il tentativo da parte dell’uomo di oltrepassare la barriera tra la vita e la morte, attraverso l’uso dei più avanzati strumenti multimediali.
Protagonista del film é il prof. Ed Phoerum, un docente di astrofisica sessantenne, che si innamora perdutamente della giovane Amy Ryan, una studentessa fuori corso.
La distanza geografica a cui spesso sono costretti, a motivo del lavoro di ricerca del docente, spinge quest’ ultimo a fare uso di internet e della webcam per comunicare in tempo reale, frequente e disteso con la donna amata.
Questa, trovandosi un giorno in facoltà per seguire una lezione, assiste alla commemorazione della morte dell’illustre cattedratico, avvenuta dopo una lunga e penosa malattia.
Nonostante ciò, le continuano ad arrivare messaggi multimediali del professore e fiori dallo stesso nel giorno della sua laurea.
Che cosa era avvenuto, esattamente? Il professore, dal momento in cui aveva scoperto di essere affetto da una malattia mortale, si era preoccupato di stabilire come continuare a vivere, oltre la morte, la propria relazione con la donna amata, prevedendo con precisione i vari momenti importanti della sua vita e preparando per ciascuno di essi un messaggio o un segno che fossero l’espressione di una sua immortale presenza.
Il tema della morte è oggetto di particolare attenzione da parte della cinematografia e della cultura contemporanee, che tentano di escogitare, come in questo film, strategie sempre nuove su come elaborarla o neutralizzarla, senza mai riuscire a sconfiggerla.
Il professore defunto, infatti, ha potuto registrare per la sua compagna dei messaggi il cui invio è programmato dopo la sua morte, ma non può più ricevere da lei alcuna risposta. È proprio questa impossibilità a destare nella ragazza la consapevolezza che una stagione della sua vita si è conclusa e che può sopravvivere solo nel ricordo, un ricordo che non riesce a spegnere in lei il desiderio di ricercare nuove strade cariche di significato.
Le trova quando incontra un giovane studente con cui avvia una nuova relazione sentimentale, che non rinnega quella precedente, ma che è la prova che non la tecnica può sconfiggere la morte, ma la vita che continua al di là di essa, sia in una dimensione storica, sia, per chi è credente, in una dimensione metastorica.
Anna Maria Vultaggio