1Q84, di Murakami Haruki
Considerato universalmente il capolavoro di Murakami, in più volumi, il romanzo ricostruisce, con un’analisi puntuale e profonda, la storia dei due protagonisti, dalla loro infanzia fino al sì definitivo ad una vita in comune.
Entrambi vivono una collocazione sofferta e problematica nei rispettivi romanzi familiari, che rende assai difficili le interazioni con gli universi che attraversano nel corso della loro esistenza e li pongono spesso ai margini delle normali relazioni, a motivo della loro diversità.
La stessa infanzia, infatti, non è come quella degli altri bambini: Aomame, la domenica, è costretta dalla madre ad accompagnarla per le case dove propaganda la sua setta religiosa e la cui appartenenza segna anche i primi anni della vita della ragazza.
Tengo è costretto ad accompagnare il padre, un esattore che la domenica va in giro per le case a riscuotere le imposte.
I due ragazzi sono compagni di classe alla scuola elementare ed è proprio tra i banchi che nasce tra loro un rapporto molto profondo che, in seguito, niente e nessuno riuscirà a cancellare o spezzare.
Il sigillo di questa relazione è una stretta di mano che i due si scambiano con affetto e calore e che rimarrà impressa per sempre in modo indelebile nella loro memoria.
Dopo la condivisione di questa prima stagione di vita, le strade delle loro esistenze si separano: Aomame si allontana dalla famiglia d’origine e – nei limiti del possibile – si emancipa dai pesanti condizionamenti che da essa le derivano; si iscrive all’Università di Educazione Fisica, dove ottiene una borsa di studio vantaggiosa, e diventa giocatrice di softball molto apprezzata a livello nazionale.
Il romanzo delle sue relazioni si dispiega in modo molto libero e articolato; la descrizione che ne fa l’Autore risente fortemente della mentalità e dei costumi del nostro tempo spesso impregnati di sregolatezza, di devianza. L’incontro con una signora molto benestante imprime nell’esistenza di Aomame una svolta decisiva: le viene affidato, infatti, l’incarico di uccidere il leader della controversa setta religiosa del Sakigake, per vendicare l’assassinio della figlia. L’omicidio, preceduto da un lungo e comprensibile travaglio interiore, determina una svolta radicale nella vita di Aomame, ormai costretta a vivere nella clandestinità per sottrarsi al rischio di un ritrovamento che le potrebbe risultare fatale.
Parallela e apparentemente priva di alcuna connessione con quella della giovane donna, si sviluppa la vita di Tengo, impegnato a riscrivere il romanzo “La crisalide d’aria”, la cui prima stesura è stata realizzata da Fukaeri, figlia di una coppia della setta del Sakigake.
Anche l’esistenza di Tengo si dispiega attraverso relazioni più o meno coinvolgenti, che cominciano e finiscono, come quella con la sua compagna, quella con la stessa Fukaeri e quella col padre, che accompagna negli ultimi giorni della sua vita, elaborandone la morte imminente attraverso il racconto che fa a lui, ormai in coma, dei momenti cruciali della propria esistenza.
L’incarico affidatogli dall’editore Komatsu di riscrivere il libro di Fukaeri, che ben presto diventa un bestsellers, rende tuttavia anche a Tengo la vita molto difficile. Il libro, infatti, rivela alcuni segreti della setta del Sakigake, motivo per cui Tengo comincia ad essere perseguitato e ricercato dall’abilissimo investigatore Ushikawa.
Colpisce, in particolare, del romanzo, il fatto che l’autore sia riuscito a conciliare in modo armonico elementi propri della modernità e della post modernità con le più esoteriche espressioni della tradizione religiosa giapponese, che fa da sfondo al dispiegarsi dei numerosi eventi in cui sono coinvolti i diversi personaggi.
Ma ciò che non può non destare una grande meraviglia nel lettore è il fatto che i due protagonisti, mentre attraversano i percorsi spesso accidentati delle loro esistenze, vanno scoprendo di custodire, nelle regioni più’ intime della loro interiorità, il ricordo indelebile dell’incontro già carico di significato avuto da bambini.
È la nitidezza e la forza di tale ricordo a spingere da adulti ciascuno dei due a cercare l’altro. Il ritrovarsi coincide con la scoperta di non vivere più in un mondo surreale, 1Q84, parallelo a quello ordinario, ma nel mondo reale, entro cui prende il volto questa storia d’amore che, mai come prima, riempie di senso le due concrete esistenze di chi la vive.
Anna Maria Vultaggio