XVII Domenica del T. O. – Anno B
Vangelo di Giovanni 6,1-15
Pane moltiplicato, spezzato, donato è Gesù. Pane per chi ha fame, per chi segue lui, ma anche per i semplici curiosi, per quanti vogliono solo vedere, per quanti aspettano un miracolo, una guarigione. Pochi pani e pochi pesci sono quanto l’uomo riesce ad avere, a offrire, ma è necessario donarli, portali a Gesù perché diventino molti, sfamino altri. E’ questo l’uomo che piace a Gesù: capace di donare quel poco che si è, senza nulla trattenere per se stessi, donare perché nulla ci appartiene, tutto c’è donato.
«C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?» (Gv 6,9.)
Toccato dal Signore, quel poco pane, quel poco che si è, diventa sufficiente per sfamare una grande folla. E’ questo il miracolo dell’esistenza che si rinnova tutte le volte che mi rendo disponibile a dare il poco che io sono: quando divido il mio poco con altri, questo diventa molto per tutti.
Gesù ha pane in abbondanza, offre vita buona a tutti! Nutre l’uomo nella profondità del cuore, lo fa con parole di speranza che spingono al cambiamento, alla vita bella, a donare amore. Lo fa anche donandoci il Suo corpo, cibo per l’anima, farmaco d’immortalità, nutrimento insostituibile per il cammino di tutti.
«Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto» (Gv 612.)
Raccogliete tutto, non sprecate nulla, non gettate il pane. C’è tanta gente che deve ancora mangiare, ci sono tanti che ancora non hanno incontrato il Signore della vita buona. Ci sono tanti che hanno fame di Dio, che lo cercano. Ci sono tanti che sono smarriti perché non sanno come sfamare la loro fame di giustizia, il loro bisogno d’amore. Quel pane deve servire per loro.
Ci sono poi altri che hanno fame fisicamente, gente che non mette niente a tavola, perché, forse, un tavolo neanche ce l’ha. Quel pane deve servire anche per loro, tutti hanno il diritto di saziarsi. Il mondo, però, è come se non volesse capire: gli uomini continuano a sprecare il cibo, a gettare via non solo i pezzi avanzati, ma anche cibo buono, quello intatto. Ci sono persone, e sono tante, che non vogliono condividere o donare. Questi tali pensano che ciò che possiedono sia esclusivamente di loro proprietà! Sono loro i veri poveri; sono loro che hanno bisogno di Cristo, vero pane, affinché capiscano come si vive, come si ama, che c’è più gioia nel donare che nel possedere.
Abbiamo tutti poco pane, siamo poveri, anche Gesù lo è (per sfamare la gente ha chiesto che un giovane gli desse i pochi pani). Ciò che ci fa veramente ricchi, ciò che ci toglie la fame è il Figlio di Dio offertosi come cibo per noi.