Giornata della Memoria e dell’Accoglienza
Oggi è la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in ricordo del naufragio del 2013 di un’imbarcazione carica di migranti, avvenuto al largo dell’isola di Lampedusa. Perdono la vita 368 persone: bambini, donne e uomini che cercavano di raggiungere l’Europa nel disperato tentativo di trovare sicurezza.
La visita di Francesco a Lampedusa nel 2013
A quanti, alla ricerca di un futuro migliore, sono morti in mare, ha dedicato il suo primo viaggio apostolico Papa Francesco, che l’8 luglio del 2013 si è recato a Lampedusa. E sono rimaste indelebili le immagini di quella corona di fiori bianchi e gialli gettata dal Papa al largo dell’isola, e anche le sue parole, nell’omelia della Messa celebrata al Campo sportivo Arena. Il Pontefice ha spiegato che con la sua visita nell’isola voleva “compiere un gesto di vicinanza ma anche a risvegliare le nostre coscienze” sulle tragedie in mare. “Non siamo più attenti al mondo in cui viviamo, non curiamo, non custodiamo quello che Dio ha creato per tutti – ha detto – e non siamo più capaci neppure di custodirci gli uni gli altri”. Francesco ha sottolineato pure che tante volte chi cerca “di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace” o “un posto migliore per sé e per le loro famiglie” non trova comprensione, accoglienza o solidarietà e che si è “perso il senso della responsabilità fraterna”. “La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!