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12° Rapporto sulla Comunicazione CENSIS-UCSI

L’economia della disintermediazione digitale

(Una scheda a cura di Elio Girlanda)

 

12 rapporto sulla comunicazioneIl primo passaggio della grande trasformazione è consistito nella moltiplicazione e integrazione dei media, cui ha corrisposto l’attitudine degli utenti alla personalizzazione del loro impiego, sia con riferimento alle fonti di informazione, sia per l’eccesso ai contenuti di intrattenimento.
Ora l’Io-utente si sposta autonomamente all’interno dell’ampio e variegato sistema di strumenti mediatici disponibili per comporre i propri palinsesti personali, rintracciando i contenuti di proprio interesse secondo i tempi e i modi a lui più consoni, assecondando le sue preferenze e i suoi bisogni, facendo individualmente arbitraggio tra vecchi e nuovi media, per arrivare ad assortire una miscela di consumi mediatici a misura di se stesso.

  • Con ciò risulta tendenzialmente superata la dimensione gerarchica che attribuiva alle fonti tradizionali il ruolo insostituibile ed esclusivo di emittenti dei messaggi professionali e autorevoli dell’informazione mainstream, sostituita dalla prassi dell’autoassemblaggio delle fonti nell’ambiente web e da una matrice di flussi continui di informazioni propagate in una dimensione orizzontale.
  • Il secondo passaggio della grande trasformazione ha coinciso con il rafforzamento della tendenza alla personalizzazione dei media grazie alla miniaturizzazione dei device tecnologici e alla proliferazione delle connessioni mobili, e grazie alla tecnologia del cloud computing e alla diffusione delle app per smartphone e tablet: tutti strumenti in grado di ampliare le funzioni delle persone, potenziarne le facoltà, facilitarne l’espressione e le relazioni, sancendo il primato dell’Io-utente.
  • Siamo entrati in quella che il Censis (2014) ha definito era biomediatica”, caratterizzata dalla trascrizione virtuale e dalla condivisione telematica delle biografie personali attraverso i social network. Si è così inaugurata una fase nuova all’insegna della primazia dello sharing sul diritto alla riservatezza: l’io è il contenuto e il disvelamento del sé digitale è la prassi.
  • Da questo punto di vista, Facebook si inserisce a pieno titolo nella grande saga della costruzione della soggettività che caratterizza in modo essenziale la contemporaneità.
  • Il terzo passaggio della grande trasformazione corrisponde all’avvio del ciclo della economia della disintermediazione digitale, oggetto del 12°-Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione.
  • I media digitali, il cui sviluppo ha raggiunto il punto più avanzato nella combinazione di internet e connessioni mobili, stanno progressivamente trasmigrando verso funzioni extramediali, cioè muovono al di là delle funzioni primigenie assolte come mezzi di comunicazione e informazione.
  • Per i consumatori, i nuovi media digitali (smartphone e tablet, soprattutto) hanno un valore simbolico che spesso travalica il loro valore d’uso e si amplia notevolmente la gamma degli impieghi di internet, cui si può accedere attraverso dispositivi sempre più multifunzionali e sempre più personalizzabili, che consentono di rispondere a una pluralità di bisogni degli utenti molto più sofisticati rispetto alla sola esigenza di comunicare e informarsi.

economia della disintermediazione digitale