– Gli ambiti e i microprogetti –
1. Relazioni significative per una comunità educante
2. La comunità «sognata» e le comunità reali
3. L’educazione per la pòlis e la partecipazione
4. L’educazione per i diritti e la cittadinanza
5. L’educazione per lo sviluppo e la legalità
6. Promozione dei diritti umani e della cultura di pace
L’educazione ai Diritti umani, alla pace e allo sviluppo è una dimensione costitutiva della formazione generale che la famiglia, la scuola, la comunità civile ed ecclesiale sono chiamate a dare attraverso le varie esperienze, i diversi saperi e lo studio personale:
attività che insieme concorrono alla crescita del soggetto e lo abilitano, mediante l’interiorizzazione di un orizzonte valoriale condiviso, a vivere in pienezza la cittadinanza attiva e il senso della partecipazione alla costruzione di un ordine sociale fondato sul dialogo, la solidarietà e il rispetto dei diritti di ogni persona.
Non si tratta di elaborare principi e di fermarsi alla proclamazione teorica di essi: occorre che i riferimenti a questi valori diventino le linee ispiratrici di stili di vita e di concreta esperienza di ogni giorno.
La famiglia, la scuola, il gruppo se vissuti come “comunità educante”, devono essere in grado di far maturare esperienze significative sia sul piano teorico-conoscitivo sia sul piano dei percorsi praticabili, in cui teoria e prassi possano trovare una profonda sintesi nella coscienza e nella vita di ciascuno.
Questa iniziativa si inserisce nella vita ordinaria dei gruppi e si presta per una proposta formativa destinata ad educatori e adolescenti/giovani (anche in contesto scolastico), sulla linea del progetto nazionale “Educazione alla cittadinanza e alla solidarietà: cultura dei diritti umani”.